
Beata Teresa Casini
È stata beatificata nella Cattedrale di San Pietro Apostolo a Frascati, Madre Maria Teresa Casini, fondatrice delle Oblate del Sacro Cuore di Gesù. In rappresentanza di Papa Francesco, c’era il prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, il cardinale Angelo Amato.
Con la Preghiera
a fianco dei Sacerdoti
Una vita a servizio dei preti, per essere loro accanto anche nella vecchiaia, per coltivare i germi di vocazione nei giovani, per sostenere con la preghiera e con gesti concreti la santità sacerdotale. Madre Maria Teresa Casini è «ancella » dei sacerdoti.
“Il sacerdote è come il canale per cui passano le Grazie alle anime; le sue infedeltà mi trafiggono in modo particolare, perché si riverberano sopra le anime”. Perciò madre Casini sente il bisogno di pregare e operare perché i sacerdoti siano santi: per far santa tutta la Chiesa. Questa sua spiritualità può proporre un modo diverso di considerare e stare accanto ai sacerdoti: innanzitutto con l’offerta della propria vita e della preghiera a sostegno dei sacerdoti; ma anche facendo proprie le loro difficoltà, le loro solitudini, i loro limiti, persino caratteriali, con la comprensione di chi sa aiutarli a riscoprire in modo sempre nuovo la propria identità e dignità».
La madre, anche con l’esperienza dell’istituto “Piccoli Amici di Gesù”, si è impegnata nell’educazione dei ragazzi favorendo i primi “segni” di vocazione sacerdotale. «La beata insegna che dobbiamo cominciare dai piccoli. Una solida formazione umana e cristiana a partire dalla fanciullezza stabilisce le basi per una più profonda sensibilità alla chiamata». Quando era ragazza, Teresa Casini si sentiva a disagio nella “società bene” da cui proveniva. E il suo cammino di consacrata è stato segnato anche dalla miseria. «La religiosa ha vissuto una povertà materiale, soprattutto agli inizi. Una povertà però ricca di fede e fiducia in Dio che non avrebbe fatto mancare il necessario. Tutto ciò ci esorta a vivere con uno stile di libertà, di generosità, di semplicità, di fiducia nella Provvidenza, di disponibilità accogliente».
Articolo Dall'Avvenire
Giacomo Gambassi 31 ottobre 2015
Nel Cuore di Gesu' con
Madre Teresa

"...il fine di ogni mia cosa era consolare Gesu', spesso io offrivo il cuor mio come un luogo ove Gesu' nel suo dolore fosse venuto a nascondersi e con sincerita' dicevo a Gesu': “Gesu' mio , venite nel mio cuore cosi' siete riparato dalle offese che trafiggono il vostro Cuore..."

"In questo stato alcune volte mi si presentava Gesu' alcune altre volte invece sentivo la sua voce nel mio cuore che mi chiedeva di essere consolato, che il suo Cuore era trafitto e che cercava anime."

"Il pensiero mio predominante era consolare il Cuore trafitto di Gesu'. Quel Cuore occupava tutti i miei pensieri e tutti gli affeti del mio cuore provavo tanta pena per Gesu'"

"Io sentivo nel mio animo che il Cuore trafitto di Gesu' sarebbe stato da me consolato, se io obbedivo perfettamente e se mi davo al disprezzo ed umiliazioni."

"Nel tempo della S. Messa specie nella comunione mi donai tutta a Dio e mi offrii a patire qualunque cosa pur di appagare i desideri del Cuore trafitto di Gesu'
