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Dallo Spirito Dell'Istituto

 

Non rivolse Egli stesso questo pietoso lamento ...Cio' che piu' mi dispiace e' che mi trattano cosi cuori a me consacrati? L'Istituto, per rispondere in qualche modo a questo pietoso lamento del Cuore di Gesu', conoscendo che il sacerdote, piu' che altra persona, e' intimamente consacrato a Dio, ha stabilito come fine dello spirito proprio la riparazione e la preghiera per la santificazione sacerdotale.(pg.26)

 

 

"L'oblata, per formare il proprio spirito sulla vita eucaristica di Gesu', per imitare e far proprio lo stato di sacrificio mai interroto di Gesu', deve sempre considerarsi come un sacrificio vivente avanti a Dio, sempre amorosamente pronta a lasciarsi immolare da Dio come vuole e quando vuole, sempre pronta a immolare le proprie passioni, il proprio io, ad abbracciare qualunque sacrificio e perseverando costante in esso..."( p.28)

 

"La vita dell'Oblata deve essere intimamente unita a quella di Gesu', e nel segreto del suo cuore, tabernacolo vivente nella Triade Sacrosanta, innalzera' incessantamente preghiere per i Sacerdoti. Specialmente poi nelle ore di adorazione diurna e notturna, preghera' con Gesu' e supplichera' la divina misericordia per la Chiesa e per il Clero .."( p.28)

"L'Oblata, per imitare il suo divin modello, deve vivere come Gesu' nel nascondimento di se stessa, cioe' non producendosi, ne' mettendosi in vista delle creature, amando di vivere nascosta ed ignorata da tutti, e costante nella piu' completa umilta': innanzi al Padre; innanzi alle persone di questo mondo; nel concetto di se stessa. Questo triplice spirito di umilta' deve divenire abituale nell'Oblata, per poter meglio imitare la vita Eucaristica di Gesu'."( p.29)

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