Beata Teresa Casini
Dalle Autobiografie
"Spesso me ne andavo nella sala da ricevere e li' sola pensavo all'eternita', a Dio che non aveva avuto principio e non avra' mai fine, pensavo alla morte e poi concludevo che era inutile essere nata per poi morire e stare una eternita' senza amare Iddio..."(pg.3)
"...entrando in Chiesa una forza misteriosa s'impossessava di me, io mi sentivo investire della presenza di Dio... Quando passavo avanti al Sacramento io ero costretta pormi in ginocchio, salutare Gesu', farle una buona genuflessione, mi schernivano gli altri, io lottavo perche' la mia superbia si risentiva di questi scherni, ma io non potevo resistere a quell'impulso che mi sentivo."( p.7)
"Una volta stavo ai piedi di Gesu' Sacr.to, nel mio poco procuravo consolarlo nell'abbandono in cui e' lasciato nel Sacramento, quando Gesu' si presento', avanti al ciborio, in un aspetto mesto e addolorato, Egli non parlo', ma mi mostro' il suo Divin Cuore trafitto da una spina, al lato destro, al di sopra del Cuore. Io capii che Gesu' voleva essere consolato e che era trafitto il suo Cuore."( p.18)
"Il 7 maggio 1876 feci la mia prima comunione, mi preparai con molta premura, e ricordo che stavo molto a me; desideravo il Signore nel mio cuore e quando Lo ricevetti provai una consolazione inesplicabile e mi consarai tutta a Lui. che respiro profondo e di gran cuore mandai a Gesu'quando stava per venire nel mio cuore! La pace da me gustata, la gioia e la consolazionedel mio cuore fu cosi grande che io nonlo dimentichero' mai, e quel giorno intesi la prima inclinazione per le prime Comunioni." ( p.5)